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News a cura di Marco Actis Grosso, Piero Balestrino e Giancarla Rosso

Quando l’angelo parla e la pietra ascolta
Annunciazioni e soglie sacre
nelle nostre chiese

Con l’arrivo di settembre, il nostro viaggio tra le architetture sacre del Piemonte e della Valle d’Aosta assume i colori caldi e profondi dell’autunno, quando la luce radente mette in risalto la pietra antica e gli affreschi secolari.

Questo numero è interamente attraversato dal tema dell’Annunciazione, uno dei soggetti più iconici e ricchi di significato dell’arte cristiana, raffigurato in affreschi, cicli pittorici e dettagli architettonici che uniscono il messaggio teologico alla sensibilità artistica.

Apriamo con la Cappella di San Cristoforo o dell’Annunziata a Salbertrand, nella frazione Oulme, un edificio tardo medievale che unisce semplicità architettonica e preziosità pittorica, con cicli databili tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo.

La segue la Cappella del Priorato di Sant’Orso ad Aosta, raro esempio valdostano in cui l’Annunciazione campeggia all’interno di un ricco programma decorativo quattrocentesco.

Il tema dell’Annunciazione nell’arte è approfondito nella scheda agiografica del mese, che ripercorre simboli, evoluzioni stilistiche e collocazioni iconografiche, mentre il Glossario si concentra sull’Arco Santo o Trionfale, elemento architettonico che spesso accoglieva proprio la raffigurazione dell’angelo e di Maria, segnando la soglia simbolica tra la navata e il presbiterio.

La sezione “Biblioteca” presenta un nuovo documento monografico dedicato a questo elemento architettonico, mentre le Gallerie Fotografiche di questo mese ci portano a Brondello, per ammirare da vicino le iscrizioni del fonte battesimale quattrocentesco opera dei fratelli Zabreri.

Il nostro Articolo del mese è dedicato ai tre Arcangeli – Michele, Gabriele e Raffaele, custodi del mistero divino e figure di confine tra cielo e terra, profondamente radicate anche nell’iconografia romanica alpina.

Completa il numero un itinerario tematico alla scoperta di cinque chiese che conservano cicli pittorici dell’Annunciazione, dalla pieve di Santa Maria di Vespiolla nel Canavese alle cappelle della Valle di Susa.

Vi auguriamo una piacevole lettura e non vediamo l’ora di ritrovarvi nel prossimo appuntamento di ottobre, per proseguire insieme questo lungo viaggio tra arte, storia e spiritualità!

Marco Actis Grosso  
 

Annunciazione - Santa Maria di Missione - Villafranca Piemonte (TO)

Chiese del mese

Questo mese abbiamo scelto di concentrarci su due chiese legate all'Annunciazione: la Cappella di San Cristoforo o dell'Annunziata a Salbertrand, nella frazione Oulme, in provincia di Torino, e la Cappella del Priorato di Sant'Orso ad Aosta.

Una escursione nell'alta Valle di Susa
Cappella di San Cristoforo o dell'Annunziata
Salbertrand Frazione Oulme (TO)

La Cappella di San Cristoforo, conosciuta anche come Cappella dell’Annunziata, sorge nella frazione Oulme di Salbertrand, in Val di Susa, lungo l’antica via di transito alpina.

L’edificio, di origini tardo medievali, presenta una semplice struttura a navata unica con tetto a due falde.

All’interno conserva un ciclo di affreschi di pregio, databili tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo, con la raffigurazione dell’Annunciazione e di altre scene sacre.

All'esterno, oltre ad una Annunciazione, spicca la figura monumentale di San Cristoforo, tradizionalmente invocato come protettore dei viandanti.

La posizione strategica e la ricchezza pittorica ne fanno una tappa significativa per la conoscenza del patrimonio religioso della Valle di Susa.

Nel complesso di Sant'Orso ad Aosta
La Cappella del Priorato

Dopo aver rivolto la nostra attenzione alla Chiesa (news 49 ), al Chiostro (news 50 ) ed al Campanile (news 55 ) completiamo la presentazione del complesso di Sant’Orso di Aosta con uno sguardo alla Cappella del Priorato.

È proprio al suo interno, i cui affreschi risalgono al 1470, che possiamo ammirare una delle rare rappresentazioni della Annunciazione in Valle d’Aosta poiché, tra le chiese censite nel sito, abbiamo notizia soltanto di altre due, una visibile a Sarre nella Cappella castrense e l’altra a La Salle sulla facciata della chiesetta in frazione Ecours.

Al fondo della parete sinistra della Cappella del Priorato la finestra è contornata da una Annunciazione, raffigurata e descritta nel 6° documento di Chieseromaniche .

Gli affreschi occupano per intero le pareti trasformandola in un vero gioiello...

Biblioteca – Libri e Documenti

Un nuovo documento di Chieseromaniche per scoprire un elemento simbolico, architettonico e artistico delle chiese: l'Arco Santo o Arco Trionfale.

Giancarla Rosso - L'Arco Santo - Porta della salvezza - Documenti di Chieseromaniche n° 18 - Settembre 2025 - 11 pagine - Scaricabile liberamente

Per arco trionfale o santo si intende quella struttura particolare che separa la navata dal presbiterio, dall’abside o dal transetto e può essere decorata finemente.

Il più delle volte vi è rappresentata la scena dell’Annunciazione che simbolicamente rappresenta l’ingresso di Gesù Cristo nel mondo e quindi il punto di partenza per la salvezza dell’umanità.

Interessante è l’analisi degli atteggiamenti dell’Arcangelo Gabriele e della Vergine Maria, le vesti, le posizioni delle mani, i particolari dell’ambiente in cui sono inseriti e la presenza della “colomba”.

Infine un accenno a Gabriele “uomo di Dio” presente nelle tre religioni monoteiste, con il suo ruolo di “angelo annunziante”.

Con gli altri due arcangeli, Michele e Raffaele, viene festeggiato dalla Chiesa il 29 settembre ed è il patrono di tutti coloro che sono impegnati nel campo delle comunicazioni e telecomunicazioni.

Itinerario tematico di scoperta

Alla ricerca delle Annunciazioni

L’itinerario tematico proposto permetterà di visitare cinque edifici religiosi al cui interno vi sono rappresentazioni pittoriche dell’Annunciazione.

Si parte dalla pieve di Santa Maria di Vespiolla a Baldissero Canavese, chiesa visitabile in qualsiasi momento utilizzando la App “Chiese a porte aperte”.

Servendoci delle SP 41 prima e 53 dopo, a Torre Canavese imbocchiamo la E612, ci spostiamo sulla A55 (tangenziale Nord di Torino) quindi sulla A32/E70 (Torino-Bardonecchia) fino al casello di Avigliana ovest.

Tramite la SP197 giungiamo a Villar Dora.

Percorriamo via Borgionera e via Andruino per arrivare alla cappella di San Pancrazio, seconda tappa del nostro itinerario, dopo aver percorso circa 70 km.

Ritorniamo, a percorso inverso, sulla A32/E70 per uscire dopo una ventina di chilometri a Chianocco dove, seguendo via Fontan, procediamo verso San Giorio di Susa e imboccando via Castello giungiamo alla cappella di San Lorenzo, terza tappa del viaggio.

Come per il primo edificio è possibile utilizzare la App “Chiese a porte aperte”.

Dopo questa tappa avremo percorso 96 chilometri.

Il terzo, breve, tratto di strada ci porta in 18 km, tramite la SS24 a Chiomonte dove in vicolo Vescovado possiamo visitare la chiesa di Santa Caterina.

Ci spostiamo con la SP233, sempre nel comune di Chiomonte, in frazione Ramats, per visitare la Cappella di Sant’Andrea raggiungibile dopo 5 km e visitabile anche questa con la App “Chiese a porte aperte”.

Dopo aver percorso 119 km avremo visitato:

• La cappella di Santa Maria di Vespiolla a Baldissero Canavese
• La cappella di San Pancrazio a Villar Dora (contatto: Comune tel. 0119350231)
• La cappella di San Lorenzo a San Giorio di Susa
• La chiesa di Santa Caterina a Chiomonte (contatto: Comune tel. 012254104 – 54633)
• La cappella di Sant’Andrea a Chiomonte in frazione Ramats

Gallerie fotografiche
Le iscrizioni del fonte battesimale della Parrocchiale dell'Assunta a Brondello (CN)

Questo mese presentiamo la galleria fotografica dedicata alla Parrocchiale dell'Annunziata a Brondello, in provincia di Cuneo e in particolare al suo interessante Battistero opera quattrocentesca dei Fratelli Zabreri.

Articolo del mese
I tre Arcangeli: Michele, Gabriele e Raffaele – Custodi del mistero divino

Nel cristianesimo, Michele, Gabriele e Raffaele sono gli unici tre arcangeli menzionati per nome nelle Sacre Scritture.

Ciascuno incarna un aspetto specifico dell’agire divino: Michele è il guerriero e custode della giustizia, Gabriele il messaggero del mistero, Raffaele il guaritore e compagno di viaggio.

Le loro figure, oltre che nella liturgia e nella devozione popolare, trovano espressione potente nell’iconografia romanica, soprattutto nelle chiese alpine.

Michele domina le soglie sacre come difensore contro il male, Gabriele reca l’annuncio dell’Incarnazione, Raffaele si prende cura dell’uomo lungo i sentieri della vita.

La loro celebrazione unitaria il 29 settembre è invito a riconoscerli come presenze vive e attuali, guide spirituali tra cielo e terra.

Approfondimenti agiografici
Annunciazione di Maria o Annunziata

La scheda agiografica del mese è dedicata all' Annunciazione di Maria o Annunziata.

L’Annunciazione è uno dei temi più ricorrenti e suggestivi dell’arte cristiana, raffigurando il momento in cui l’arcangelo Gabriele porta a Maria l’annuncio dell’Incarnazione.

Nella pittura medievale e rinascimentale, la scena è carica di simboli: il giglio bianco della purezza, il libro delle Scritture, il raggio di luce che unisce cielo e terra, la colomba.

Gli artisti romanici e gotici collocano spesso l’episodio in spazi architettonici semplici, talvolta racchiuso nelle lunette degli archi santi o negli affreschi absidali, per sottolineare il legame diretto con il mistero celebrato nella liturgia.

Col passare dei secoli, il tema si arricchisce di dettagli, ma resta immutato il cuore del messaggio: il momento in cui la Parola divina prende forma nella storia umana.

Approfondimenti di glossario
Arco Santo, Trionfale o di trionfo

La voce del Glossario del mese è dedicata all'Arco Santo, Trionfale o di trionfo.

L’arco trionfale: soglia simbolica tra navata e presbiterio.

Nell’architettura ecclesiastica romanica e gotica, l’arco trionfale – detto anche arco santo – è l’arcata maestra che separa la navata centrale dal presbiterio o dal coro.

Si tratta di una delle strutture architettoniche più antiche e significative dell’edificio sacro, non solo per la sua funzione portante, ma soprattutto per il ruolo liturgico e simbolico che riveste: attraverso di esso il fedele è idealmente condotto dalla dimensione terrena dello spazio assembleare al luogo della celebrazione del mistero.

Dal punto di vista costruttivo, l’arco trionfale poggia generalmente su due piloni o colonne di maggiore consistenza che marcano l’ingresso al santuario.

In epoca romanica la sua forma è quasi sempre a tutto sesto, ricavata da una muratura massiccia e spesso rinforzata lateralmente da paraste o semicolonne addossate, mentre in epoca gotica può assumere profili acuti e più slanciati, integrandosi nelle nervature costolonate della volta presbiteriale.

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