Scopri le 1659 chiese nei comuni e nelle frazioni
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Consulta le schede dei santiConsultazione n° 3756
La cattedrale non è solo un edificio religioso, ma un luogo vivo e pulsante, dove arte, fede e comunità si intrecciano, continuando a rappresentare un punto di riferimento culturale e spirituale per il territorio che la ospita.
Attraverso i secoli, queste maestose architetture hanno custodito memorie collettive, riti e tradizioni, diventando custodi della storia locale e testimoni silenziosi del passare del tempo.
Ogni cattedrale porta con sé elementi unici che ne rafforzano l’identità e ne raccontano la storia: pavimenti musivi, cripte paleocristiane, antichi manoscritti e reliquie di santi ne fanno non solo luoghi di culto, ma anche autentici scrigni di tesori storico-artistici.
In molti casi, leggende locali ed eventi miracolosi hanno contribuito ad accrescere la loro fama, trasformandole in mete di pellegrinaggi e celebrazioni solenni.
Piemonte e Valle d'Aosta, suddivise in 16 diocesi, ospitano 17 cattedrali, di cui ben 16 risalenti al periodo oggetto del nostro approfondimento.
La presenza di una cattedrale in più rispetto al numero delle diocesi si spiega con la storia della diocesi di Fossano: istituita nel 1817 con la separazione dalla diocesi di Cuneo, è stata poi riunificata nel 2023, creando la diocesi di Cuneo-Fossano.
Questo intreccio di storia ecclesiastica e territoriale arricchisce ulteriormente il patrimonio culturale della regione.
Anche questo mese, il nostro viaggio parte grazie all’instancabile lavoro di Piero Balestrino, questa volta in collaborazione con Giancarla Rosso.
Hanno pubblicato il decimo documento esclusivo su chieseromaniche.it, dedicato alla Cattedrale di Asti, intitolata a Santa Maria Assunta e San Gottardo.
Un’opera preziosa che ci guida alla scoperta di un capolavoro gotico tra i più significativi del Piemonte.
Il nostro percorso esplorativo inizia dalla Cattedrale di San Giusto a Susa, in provincia di Torino, simbolo di una tradizione millenaria, e prosegue con la maestosa Cattedrale di Notre-Dame, o Santa Maria Assunta, ad Aosta, un crocevia di arte e fede incastonato tra le montagne valdostane.
La parola del mese, “Cattedrale”, ci invita ad approfondire il significato profondo di questo termine, intriso di storia e tradizione, offrendoci l’occasione di esplorare le altre cattedrali del Piemonte e della Valle d’Aosta.
Non è un caso che ben sei delle diciassette cattedrali di queste regioni siano dedicate a Maria Assunta, la figura mariana che più di ogni altra incarna l’ideale di purezza e ascensione celeste, a cui è dedicata la scheda del Santo del Mese.
La Galleria Fotografica Tematica prosegue, infine, il suo lunghissimo viaggio attraverso gli Archetti Pensili, un elemento decorativo distintivo presente in molte delle chiese che esploreremo insieme.
Vi auguriamo una piacevole lettura e non vediamo l’ora di ritrovarvi nel prossimo appuntamento di aprile, per proseguire insieme questo straordinario viaggio tra arte, storia e spiritualità!
La tradizione narrativa solitamente presentata riguardo alle origini della Cattedrale di Asti riferisce di quattro successivi fabbricati, il più antico dei quali sarebbe sorto fuori dalle mura, sul luogo del martirio di San Secondo, patrono della città.
La cripta dell’attuale chiesa dedicata al Santo Patrono sarebbe stata dunque la primitiva Cattedrale sorta tra il III e il V secolo.
Dalla prima metà del secolo V la città sentì l’esigenza di avere una chiesa più adatta e più sicura, entro il recinto delle mura; questa, secondo il Dacquino, sarebbe da identificarsi con il luogo di sepoltura di Sant’Aniano, primo Vescovo di Asti, cioè la chiesa di San Giovanni, provvista di cripta con fonte battesimale.
Don Matteo Scapino nel suo libro, infatti, riferisce l’esistenza nell’archivio capitolare di una documentazione datata 886, relativa ad una seconda Cattedrale edificata in prossimità di una necropoli romana, utilizzando ed adattando molto probabilmente sul lato nord, un tempio pagano preesistente, si pensa dedicato a Giunone.
Durante i lavori di adattamento, la chiesa del San Giovanni sarebbe stata utilizzata come provvisoria cattedrale.
Sino al secolo XII, quindi, esistette per così dire, una doppia Cattedrale composta…
Le abbazie e i monasteri non sono solo luoghi di spiritualità e preghiera, ma veri e propri scrigni di arte, architettura e cultura.
Questi luoghi intrecciano fede, storia e vita comunitaria, continuando spesso a essere punti di riferimento spirituale e sociale, anche nella contemporaneità.
Il Piemonte vanta oltre 50 abbazie risalenti al periodo oggetto del nostro approfondimento.
Alcune sono ancora vive e attive, altre sono monumenti artistici non sempre aperti al pubblico, mentre altre ancora, ridotte a ruderi, conservano intatto il loro fascino senza tempo.
Lo spunto per questa riflessione nasce dal nostro nono documento esclusivo, frutto del lavoro appassionato di Piero Balestrino, che ci guida alla scoperta dell’Abbazia di Santa Maria di Staffarda.
Ad accompagnarci in questo viaggio, anche la rilettura di un testo storico prezioso: Tre Abbazie del Piemonte (1962), di Marziano Bernardi.
Il nostro percorso esplorativo parte dalla Sacra di San Michele, monumento simbolo della Regione Piemonte, e prosegue con l’Abbazia di Santa Giustina a Sezzadio, in provincia di Alessandria, fondata intorno al 722 per volere del re longobardo Liutprando.
La parola del mese, Abbazia, ci invita ad approfondire il significato di questo termine così ricco di storia e tradizione e ci da l'occasione per scoprire le altre Abbazie del Piemonte.
Il santo del mese è San Benedetto, il patriarca del monachesimo occidentale, la cui Regola ha ispirato secoli di vita monastica e comunitaria.
La Galleria Fotografica Tematica prosegue, infine, il suo lunghissimo viaggio attraverso gli Archetti Pensili, un elemento decorativo distintivo presente in molte delle chiese che esploreremo insieme.
Vi auguriamo una piacevole lettura e non vediamo l'ora di rivedervi a Marzo!
Il progetto di Chiese Romaniche nasce alla fine degli anni '80, frutto della passione di Marco Actis Grosso per le meraviglie delle chiese romaniche.
Sin dall'origine è un progetto non profit basato sulla collaborazione di "amici del progetto" e il sito non ospita banner pubblicitari e sponsorizzazioni.
Nel 1993, questo sogno si concretizza, con l'obiettivo di far conoscere e valorizzare il patrimonio di chiese romaniche, ma anche gotiche e rinascimentali, presenti in Piemonte.
Inizialmente operante sotto la “Fondazione ISPER Carlo Actis Grosso”, il progetto ha mosso i suoi primi passi con la pubblicazione di un breve volume cartaceo e successivamente con una serie di CD.
Nel 2018, il sito web ha assunto un dominio proprio, continuando a beneficiare del patrocinio e del sostegno della Fondazione.
Oggi, il sito www.chieseromaniche.it rappresenta il risultato di anni di dedizione e lavoro.
Attraverso un meticoloso lavoro di censimento, supportato da fonti bibliografiche e sopralluoghi, il sito offre un'ampia panoramica sul patrimonio, anche meno conosciuto, di chiese romaniche, gotiche e rinascimentali in Piemonte.
Attualmente, sono state schedate ben 1.659 chiese.
Dal 2016, è iniziata una fase di verifica sul campo delle informazioni, che ha portato all'arricchimento delle schede con immagini, filmati, indicazioni pratiche e localizzazione su Google Maps e Google Earth.
Lo spirito del sito è quello di fungere da indice delle chiese, supportato da informazioni essenziali, rimandando ad altri siti per approfondimenti, evitando così duplicazioni inutili.
Attualmente, sono disponibili 2.482 link di approfondimento
Un aspetto fondamentale del sito è il supporto iconografico, che consente di conoscere le chiese anche a chi non ha la possibilità di visitare la regione.
L'archivio fotografico, il più vasto disponibile in Piemonte, conta 15.853 foto.
Per alcune chiese con un numero elevato di fotografie, sono state create 43 specifiche “gallerie fotografiche” con fotografie.
La crescita della fototeca è stata possibile grazie alla collaborazione di 48 persone ed enti, che hanno contribuito in modo occasionale o sistematico.
Inoltre, il sito è arricchito da un glossario con 968 termini, simboli e attributi, e da una sezione dedicata all'agiografia, pensata per facilitare la comprensione degli affreschi presenti nelle chiese, con 318 schede e 766 Fotografie.
Sono stati ipotizzati 199 itinerari di scoperta, che comprendono percorsi geografici, tematici e cicloartistici..
Nel 2019, è stata lanciata la newsletter di chieseromaniche.it giunta al 52° numero, mentre nel 2020 è iniziato il progetto “1993-2023 - 30 anni di chieseromaniche: una foto per ogni chiesa”, con l'obiettivo di avere almeno una foto per ogni chiesa censita.
Sebbene il progetto sia stato rallentato dalla pandemia, sono già state fotografate 1.343 chiese e mancano 316 chiese da fotografare.
Infine, nel 2024, il progetto si è esteso anche alla Valle d'Aosta, dove sono già state censite e geolocalizzate le chiese, dando inizio a un lavoro di rilevo sul campo e a una campagna fotografica.
In questo modo, Chiese Romaniche continua a crescere e a promuovere la storia, l'arte e la spiritualità delle chiese del Piemonte e ora della Valle d'Aosta, invitando tutti a scoprire e apprezzare questo patrimonio inestimabile.