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L’arco trionfale: soglia simbolica tra navata e presbiterio.
Nell’architettura ecclesiastica romanica e gotica, l’arco trionfale – detto anche arco santo – è l’arcata maestra che separa la navata centrale dal presbiterio o dal coro.
Si tratta di una delle strutture architettoniche più antiche e significative dell’edificio sacro, non solo per la sua funzione portante, ma soprattutto per il ruolo liturgico e simbolico che riveste: attraverso di esso il fedele è idealmente condotto dalla dimensione terrena dello spazio assembleare al luogo della celebrazione del mistero.
Dal punto di vista costruttivo, l’arco trionfale poggia generalmente su due piloni o colonne di maggiore consistenza che marcano l’ingresso al santuario.
In epoca romanica la sua forma è quasi sempre a tutto sesto, ricavata da una muratura massiccia e spesso rinforzata lateralmente da paraste o semicolonne addossate, mentre in epoca gotica può assumere profili acuti e più slanciati, integrandosi nelle nervature costolonate della volta presbiteriale.
La superficie dell’arco trionfale ha rappresentato, nel corso dei secoli, un campo privilegiato per la decorazione pittorica e scultorea.
Soprattutto nel Medioevo, su di esso venivano raffigurati soggetti di grande impatto teologico e catechetico: il Cristo Pantocratore nella mandorla, il Tetramorfo, l’Agnello Mistico, l''annunciazione, ma anche la Crocifissione o scene del Giudizio Universale.
Questi cicli si disponevano in posizione dominante sopra l’altare maggiore, dialogando con l’assemblea dei fedeli e offrendo una soglia visiva tra la liturgia celeste e quella terrena.
In alcuni edifici l’arco è accompagnato da colonnine, arcatelle cieche, motivi scolpiti o capitelli figurati che ne accentuano la solennità.
In altri casi, è incorniciato da un fregio o da una ghiera decorata che introduce visivamente alla sacralità del presbiterio.
L’uso del termine “trionfale” ha origine classica: richiama l’arco romano che celebrava il passaggio vittorioso di un generale.
Ma nel contesto cristiano questo significato viene trasfigurato: l’arco trionfale segna la vittoria della fede, la soglia tra il mondo visibile e il Regno che si celebra nella liturgia.
È quindi un elemento di grande valore simbolico, oltre che architettonico, che si carica di profondi significati spirituali in ogni epoca dell’arte cristiana.
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Trionfale o di trionfo (arco) - Crodo-Cravegna (VB) - San Giulio
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